COVID e FAMIGLIA
Genitori nell’era Covid-19
La nuova collaborazione tra scuola e famiglia
Il nostro progetto prende il via dalla realizzazione di un questionario denominato “Scuola e formazione: Genitori nell’era del Covid-19”, utile per comprendere i cambiamenti che hanno coinvolto prima di tutto i genitori, i loro figli e gli insegnanti.
Le tematiche in evidenza
Il nostro progetto parte dall’idea di illustrare i cambiamenti avvenuti all’interno delle famiglie durante e in seguito al lockdown, ponendo in evidenza il rapporto tra genitori, bambini e insegnanti.
Durante il lockdown
- Fare i conti con lo spazio
- Non contare il tempo!
- Le frontiere della tecnologia
- Un nuovo modo di comunicare
- (Ri)scoprire i propri figli
Dopo il lockdown
- Ritorno a scuola tra gioia e apprensione
- Nuove regole da rispettare
- Una nuova routine
Fare i conti con lo spazio.
Le famiglie sono passate da una vita frenetica ad una limitata alle mura domestiche: pur continuando a svolgere le proprie attività grazie alla tecnologia, hanno riscontrato non poche difficoltà.
La prima cosa di cui ha dovuto tenere conto ogni genitore è stata sicuramente l’organizzazione degli spazi fisici: purtroppo, infatti, non tutte le famiglie dispongono di una casa di grandi dimensioni e questo diventa un problema nel momento in cui devono far conciliare il lavoro e l’apprendimento a distanza dei propri bambini.
È stato difficile non solo garantire una stanza ad ogni figlio che seguiva le lezioni o ai genitori che lavoravano, ma spesso non si avevano nemmeno i punti di appoggio.
I bimbi hanno studiato ovunque, sul pavimento, sul letto o sul divano adattandosi alle circostanze e senza avere una tranquillità adeguata.
In alcuni casi la convivenza forzata, l’inevitabile vicinanza e la conseguente invadenza hanno portato alla rottura dell’equilibrio faticosamente raggiunto.
Non contare il tempo!
L’insegnamento a distanza ha reso la gestione del tempo più complicata: per un genitore è stato impegnativo lavorare, occuparsi della casa e supportare uno o più figli contemporaneamente in una modalità in cui è difficile mantenere alta l’attenzione.
Le frontiere della tecnologia
La tecnologia ha aiutato alcuni genitori a proseguire il proprio lavoro a distanza e ha dato modo ai loro figli di sentire la vicinanza della scuola. La realtà non è così semplice: non tutte le famiglie disponevano di adeguati dispositivi elettronici.
Un nuovo modo di comunicare.
Durante questo periodo si è modificato il rapporto tra genitori e insegnanti: in alcuni casi c’è stata grande collaborazione per proseguire il percorso scolastico dei rispettivi figli o alunni, mentre in altri è stato totalmente l’opposto.
Molti docenti hanno, addirittura, messo da parte il programma per concentrarsi sulla relazione, sul mantenimento della fiducia, sul contrasto alle depressioni, alla solitudine, alla perdita di senso. È un ritorno della scuola costruito sulla relazione e sull’ascolto.
Con la chiusura delle scuole sicuramente è venuto meno il contatto diretto genitori-insegnanti che c’era precedentemente: prima del lockdown ci si fermava a chiacchierare fuori dall’aula o all’uscita da scuola, oppure durante i colloqui, mentre con l’isolamento all’interno delle proprie case tutto questo non è stato possibile.
Tuttavia, pur mancando il contatto fisico, sono aumentate le interazioni con le insegnanti tramite l’ausilio dei social, come i gruppi creati su WhatsApp.
(Ri)scoprire i propri figli.
Nonostante il lockdown abbia scaturito preoccupazione e disagio, sicuramente si è rivelata essere anche un’opportunità per dare spazio, dedicare ascolto, tempo e attenzione alla famiglia.
Pekka Himanen (2001) parlava di “venerdizzazione della domenica”, ma durante questo periodo l’idea che “il tempo è denaro” viene meno: ogni giorno, infatti, data l’impossibilità di recarsi a lavoro e a scuola, si è riscoperto il valore della famiglia proponendo attività quali lo stare insieme, il guardare un film, giocare, leggere un libro ad alta voce.
I bambini, seppur lontani dai nonni e dai loro compagni, hanno potuto passare più tempo con i genitori che prima, forse, vedevano solo la sera. Ogni giorno sembrava domenica.
Il tempo ha creato maggiori occasioni per il dialogo, che si è dimostrato uno strumento fondamentale per esplorare le paure, i vissuti e le convinzioni dei bambini, al fine di rassicurarli e introdurli al cambiamento anche in prospettiva del loro ritorno a scuola.
Ritorno a scuola tra gioia e apprensione
Il ritorno a scuola è certamente stato motivo di preoccupazione per tutti, ma era giusto restituire ai bambini un po’ di libertà. Così i genitori hanno passato il testimone alla maestra perché fosse la loro voce, i loro occhi e le loro mani in classe.
Nuove regole da rispettare
La collaborazione tra insegnanti e genitori anche in questa fase è stata fondamentale. Le mamme e i papà hanno spiegato ai bambini le nuove regole da rispettare a scuola, i maestri lo hanno fatto in classe aiutandoli ad applicarle correttamente.
Una nuova routine.
Il lockdown ha lasciato un segno indelebile.
A settembre riaprono le scuole e riprendono le attività scolastiche: da un lato vi sono bambini desiderosi di rivedere i loro compagni e le loro maestre e dall’altro bambini presi dallo sconforto di non poter passare più tanto tempo con la loro famiglia.
I genitori cominciano a pensare ad una nuova routine e alle attività di prima si aggiunge la misurazione della febbre che risulta essere un problema dal punto di vista delle tempistiche.
Malgrado tutto, le famiglie hanno avuto l’opportunità di recuperare il tempo perduto per dedicare attenzioni, sguardi complici e sorrisi ai propri bambini che spesso e volentieri, senza neanche rendersene conto, venivano trascurati.
Ed è proprio dalle cose “peggiori” che a volte esce fuori il bello: in questo caso la riscoperta di un mondo che, involontariamente, molti lavoratori avevano ignorato, un mondo fatto di giochi e amore.
Genitore di un bambino
“La didattica a distanza organizzata tempestivamente sicuramente ha avuto qualche carenza ma credo sia stata importante per i bambini per non perdere di vista la scuola. Se fosse successo solo qualche anno fa avremmo avuto lo smarrimento più totale.”
Genitore di due bambini
“Purtroppo, i bambini della primaria devono costruire le basi che noi genitori spesso non siamo in grado di fornire. In più, fondamentale per i bambini è la socialità e il confronto: senza amici si è tristi, senza confronto è difficile migliorarsi.”
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Frequentanti scuola primaria
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Comunicazione stabile genitori-insegnanti
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Acquisto nuovi strumenti
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Cambiamenti nel rendimento
Questionario “Genitori nell’era del Covid-19”
Per il nostro Quaderno di Pedagogia abbiamo realizzato e somministrato un questionario a 47 genitori che, rispondendo anonimamente, hanno fatto emergere considerazioni, esperienze e problematiche sull’insegnamento a distanza dal loro punto di vista.
Risorse e approfondimenti
Per la stesura del nostro progetto abbiamo utilizzato alcuni dei testi di riferimento proposti dal Piano di Lavoro della Prof. Sandra Chistolini.
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Risorse e approfondimenti in rete
Chistolini, S., Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell’infanzia all’aperto. Il nuovo stile di vita per esorcizzare la paura, TELLUS folio, 17 marzo 2020 // link
Chistolini, S., Il ritorno a scuola, tra emozione dell’inizio e incertezza del contesto, in “Il Faro”, Istituto della Enciclopedia Italiana, 13 settembre 2020 // link
Chistolini, S., Primo giorno di scuola post pandemia da Covid-19 // link
Risorse Archivistiche e Bibliografiche
Annibali, S., Ritorno a scuola e post-quarantena dei bambini della scuola primaria, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Chistolini, S., Decoding the Disciplines in Pedagogia. Epistemologia e metodologia della formazione per una buona pratica di preparazione universitaria degli insegnanti, in “Il Nodo. Per una pedagogia della persona”, anno XXI, n. 47, Nuova Serie, dicembre, 2017, pp. 35-52
Chistolini, S., La corona di Virus. Il coronavirus raccontato dai bambini della Scuola dell’Infanzia, Lecce, Youcanprint, 2020
Chistolini, S., Le avventure del virus COVID-19. Il campione del mondo e la solidarietà dei bambini, Lecce, Youcanprint, 2020
Covino, M., Scoperta e stupore nella maturazione dell’essere genitore, dalla quarantena alla riapertura della scuola, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
De Horatis, R., La rappresentazione ludico-artistica nello sviluppo di bambine e bambini, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Himanen, P., L’etica hacker e lo spirito dell’età dell’informazione, Milano, Feltrinelli, 2001
Landi, L., Sfide e opportunità per accompagnare nell’apprendimento distanziato, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Pesci, L., Lezioni all’infanzia durante il COVID a tempo di Tik Tok, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Romano, M. C., Ricominciamo da un grande evento, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Santucci, M., Scuola dell’Infanzia Comunale all’Aperto “Luna Sapiente”, Municipio XIII, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
Vitali, E. M., Aspetti dell’insegnamento da remoto nella vita di una studentessa lavoratrice, in Convegno “Scuola e formazione post lockdown. Digito dunque sono”, 17 ottobre 2020
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Team di progetto
Autrici del Quaderno di Pedagogia Generale // Digito Dunque Sono // 006 // Studentesse del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi Roma Tre
Teresa Gennarelli
Studentessa Scienze della Formazione Primaria Roma Tre
Marika Gianna
Studentessa Scienze della Formazione Primaria Roma Tre
Ragazza solare e dolce, ho tre priorità: bambini, famiglia, felicità.
Ilaria Giacinti
Studentessa Scienze della Formazione Primaria Roma Tre
Elena Giannetti
Studentessa Scienze della Formazione Primaria Roma Tre
Caterina Giaccone
Studentessa Scienze della Formazione Primaria Roma Tre