Salute e sicurezza nell’educazione civica
La Scuola Rinnovata nel XXI secolo
Giuseppina Pizzigoni (1870-1947), pedagogista italiana fondatrice della Scuola Rinnovata nel borgo milanese della Ghisolfa, ci mostra la necessità di ripensare ogni giorno la nostra pratica educativa. Il suo programma s’impernia sul concetto che «il Paese aspetta dalla scuola la salute del corpo, la penetrazione dell’intelligenza, la rettitudine dell’animo dei giovani saggiamente operosi» (Pizzigoni, ca. 1914, capitolo I).
Questa visione è più che necessaria nella difficile situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia Covid-19, la quale ci ha portato a dover riesaminare il modello di insegnamento nelle nostre scuole, dato che sia gli spazi sia gli orari e la didattica si sono dovuti adeguare alle nuove normative.
Per far fronte all’emergenza sanitaria Covid-19 nelle scuole, il Ministero dell’Istruzione ha realizzato un piano di orientamento per l’anno scolastico 2020-2021 proponendo una maggiore attenzione all’educazione sanitaria. Questa adozione di stili di vita in sicurezza sanitaria è condivisa con i paesi che formano parte dell’Unione Europea. In questo studio analizzeremo i piani di orientamento di alcuni tra i paesi Europei localizzati nell’Area Mediterranea.
Sara Navarro Lalanda, Misure di sicurezza a scuola, 6 ottobre 2020
Sara Navarro Lalanda, Misure di sicurezza a scuola, 6 ottobre 2020
Dall’Unione Europea ai Piani di Orientamento nazionali nell’Area Mediterranea (Spagna, Portogallo, Francia)
La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018, così come l’obiettivo 4.7 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, esplicitano la necessità di “garantire che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per adottare stili di vita sostenibili” (Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 2015).
Osservando fuori dai nostri confini, vediamo che in Spagna il Ministero della Salute, insieme al Ministero dell’Istruzione e della Formazione Professionale, ha decretato in data 26 giugno 2020 che i centri educativi nell’anno accademico 2020-2021 debbano progettare e realizzare attività di educazione sanitaria per rendere gli studenti attori attivi della comunità educativa (Gobierno de España – Ministerio de Sanidad – Ministerio de Educación y Formación Profesional, 2020: 15).
Gli argomenti che il Ministero dell’educazione spagnolo ha proposto di erogare
Distanza fisica e limitazione del contatto
Uso corretto della mascherina
Descrizione dei sintomi della malattia
Comportamento da adottare quando compaiono i sintomi
Consapevolezza di Interdipendenza tra esseri umani e ambiente
Corresponsabilità nella propria salute e in quella degli altri
L’educazione sanitaria Covid-19 a scuola in Portogallo e in Francia
In Portogallo, il rafforzamento delle équipe di educazione sanitaria, composte da personale docente e non docente, è promosso in collaborazione permanente con centri sanitari, associazioni di genitori e studenti e altri, promuovendo, tra le altre azioni, sessioni di informazione e sensibilizzazione per l’intera comunità scolastica (Direção-geral dos Estabelecimentos Escolares – Direção-geral da educação – Direção-geral da Saude, 2020: 11).
Gli studenti francesi vengono formati attraverso pratiche e campagne di informazione. Una particolarità del caso francese è la speciale attenzione che si presta agli studenti con disabilità fornendo materiali di supporto specifico (Deporte-Salud-Cultura-Civismo, Ministère de l’Education Nationale, de la Jeunesse et des Sports, 2020: 5).
Ma qual è la situazione in Italia?
Il MIUR ha decretato che le istituzioni educative svolgano attività di informazione e formazione. Si tratta di corsi specifici destinati non solo al personale docente ma anche agli studenti attraverso attività di laboratorio, con almeno un’ora dedicata a prevenzione sanitaria e igienica al fine di prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid-19 (MIUR, [2020]: 11).
Ministero della Salute, Opuscoli e poster dell’area USMAF – SASN, 6 marzo 2020 – Covid-19. Raccomandazioni per la prevenzione
Inoltre, l’Italia ha attivato le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92. Queste linee guida contengono 3 nuclei concettuali: 1. Costituzione, 2. Sviluppo sostenibile e 3. Cittadinanza digitale.
Il secondo nucleo è particolarmente interessante perché gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la salute, il benessere psico-fisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, la dignità nel lavoro, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. Pertanto, tale linea prevede l’insegnamento trasversale dei nuclei tematici di salute e sicurezza agli studenti.
Da settembre 2020 si è tornati all’insegnamento presenziale nelle scuole primarie di tutta Italia con tutte le attenzioni del caso. I centri educativi hanno dovuto adeguarsi a una nuova organizzazione di spazi, percorsi, orari, regolamenti e principi di socialità differenti rispetto all’anno scolastico precedente per lavorare, mangiare e giocare in sicurezza, formando delle “bolle” (gruppi di studenti).
Queste nuova realtà è stata accompagnata da una segnaletica specifica, come nel video dell’Istituto Don Baldo di Roma che condividiamo di seguito. Nell’immagine in alto si può invece osservare la segnaletica sui tavoli per salvaguardare la distanza di sicurezza durante i pranzi scolastici, i cui turni sono stati raddoppiati per evitare assembramenti.
Le nuove regole sono state interiorizzate mediante diverse attività e progetti educativi specifici nell’ambito del PTOF (anche con il contributo del terzo settore), ed hanno aiutato gli studenti ad assimilare non solo concetti ma anche abilità e atteggiamenti. Tutte queste attività potrebbero anche formare parte delle 33 ore annuali della nuova materia di educazione civica.
I docenti hanno collaborato trasversalmente per sviluppare le competenze in materia di cittadinanza potenziando, inoltre, la competenza multilinguistica (italiano, inglese e spagnolo) e la competenza digitale (per esempio, è stato utilizzato il software canvas per la creazione di disegni grafici, stop motion per preparare i video e mentimeter per l’elaborazione di questionari); pratiche che hanno permesso di mettere in relazione le diverse “bolle” e consolidare un’educazione inclusiva.
Inoltre, la famiglia, come parte della comunità educativa, ha partecipato ai cambiamenti soprattutto nei primi giorni di riapertura della scuola, tutte le famiglie hanno dovuto firmare il patto di corresponsabilità con il nuovo regolamento specifico Covid-19.
Conclusioni della rinnovata educazione alla salute in era Covid-19
Il rinnovamento della scuola, esposto da Pizzigoni è, oggi più che mai, necessario. In particolare si ha bisogno di creare una rinnovata educazione alla salute che promuova misure di prevenzione ed igiene fisica, psicologica e soprattutto di prevenzione sociale. I paesi dell’Area Mediterranea analizzati hanno decretato piani di educazione alla salute contro il Covid-19 nei centri educativi per l’anno accademico 2020-2021.
L’Italia non solo ha sancito un piano di educazione alla salute ma ha anche attivato le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92. Tali linee prevedono l’insegnamento trasversale dei nuclei tematici di salute e sicurezza agli studenti e possono essere utilizzate per creare un progetto civico trasversale che aiuti ad affrontare la difficile situazione generata dal Covid-19.
L’educazione alla salute da una prospettiva trasversale consente di regolare lo stato psico-fisico, (lavorando su tutte le paure esteriorizzate e non, degli studenti) e di sviluppare il pensiero critico in un’ottica di learning by doing, promuovendo una vita sana e sostenibile (di prevenzione e assimilazione della situazione epidemiologica Covid-19), nell’ambito di competenze sociali e civiche condivise.
Paesi analizzati
Linee guida concettuali
Icone dei bambini
Ore educazione civica
Sintesi dei numeri del progetto
Condividiamo i numeri chiave del progetto: lo studio ha analizzato l’esperienza di 3 paesi dell’Area Mediterranea, e i 3 nuclei concettuali che definiscono le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, che ha introdotto 33 ore annuali di insegnamento della nuova materia.
In evidenza infine 6 disegni di bambini che sono stati utilizzati come segnaletica all’Istituto Don Baldo di Roma, e che in questo quaderno digitale abbiamo convertito in icone interattive.
Risorse e approfondimenti
Riferimenti bibliografici, risorse in rete e crediti fotografici.
Risorse Bibliografiche e Web
Camarero, A. (2020). Este curso, el tema cero debería ser conectar con los niños antes de trabajar cualquier otro contenido. elpais.com, 14 de septiembre 2020 // link
Direção-geral dos Estabelecimentos Escolares-Direção-geral da educação-Direção-geral da Saude. Orientações. Ano letivo 2020/2021. [Portugal] // link
Gobierno de España- Ministerio de Sanidad-Ministerio de Educación y Formación Profesional. (20 junio 2020). Medidas de prevención, higiene y promoción de la salud frente a Covid-19 para centros educativos en el curso 2020-2021 // link
Legge 20 agosto 2019, n. 92 Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. (19G00105) (GU n.195 del 21-8-2019) // link
Ministère de l’education nationale, de la jeunesse et des sports. Protocole sanitaire des écoles et établissements scolaires. Année scolaire 2020- 2021. [Francia] // link
MIUR. Piano scuola 2020-2021. Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzioni. [Italia]. Link (consultato 20 septiembre 2020) // link
Pizzigoni, Giuseppina. (ca. 1914). La Scuola Elementare Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale, G.B. Paravia; C., Milano s.d. presumibilmente del 1914, oggi in G. Pizzigoni, Linee fondamentali e Programmi e altri scritti (Introduzione di L. Romanini), La Scuola Editrice, Brescia, 1956.
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Autrice del Quaderno
Profilo e contatti dell’autrice del Quaderno di Pedagogia Generale // Digito Dunque Sono // 002
Sara Navarro Lalanda
Dottoranda in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale
Dottoranda in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale (dottorato in cotutela Università Roma Tre – Universidad Autónoma de Madrid).
Sono Dottore con menzione europea in Storia e Scienze della Musica (UAM).
Attualmente sono docente presso l’Università Europea di Roma (dal 2017), l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (dal 2015), l’Istituto Don Baldo di Roma (dal 2016) e tutor presso l’Universidad Internacional de Valencia (dal 2018).